Fernando Yáñez de la Almedina (Almedina, 1475 – Almedina, 1537) - Il culto universale dei Santi Medici - Iconografia e Venerazione dei santi Cosma e Damiano

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ICONOGRAFIA E VENERAZIONE DEI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO
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Fernando Yáñez de la Almedina (Almedina, 1475 – Almedina, 1537)

e poche notizie esistenti che documentano l'esistenza dell'artista affermano che Fernando Yáñez nacque nel piccolo paese di Almedina, nell'attuale provincia di Ciudad Real, desumibilmente nell'ultimo quarto del XV secolo.
 
Dopo un periodo trascorso a Valencia dove si formò artisticamente, Yáñez intraprese un viaggio in Italia allo scopo di documentarsi sulle novità artistiche della penisola; le circostanze del viaggio e le città da lui visitate sono tuttavia incerte ed in parte ipotizzabili, poiché poco documentate. Il suo stile è però evidentemente influenzato dalle opere di Perugino, di Raffaello e di Leonardo da Vinci, da cui Yáñez ha attinto la tecnica dello sfumato e la raffigurazione quasi enigmatica dei volti. Al termine di questa prima esperienza, durante un suo ipotetico soggiorno a Venezia, il pittore ereditò l'utilizzo dei colori freddi tipici del Giorgione e della sua scuola.
 
Un documento risalente al 1505 afferma che nel gruppo degli artisti che assistettero Leonardo nella realizzazione della Battaglia di Anghiari a Palazzo Vecchio vi era un «Ferrando Spagnolo, pittore», identificato, a seconda dai critici, nello stesso Yáñez o, più probabilmente, nel suo contemporaneo Fernando Llanos.
 
Le prime documentazioni spagnole che menzionano Yáñez risalgono al 1506 e lo ricordano a Valencia dove, insieme al pittore Llanos, dipinse per la cattedrale cittadina il retablo dei Santi Cosma e Damiano, scomparso nel 1936. Nel 1507, l'artista firma insieme al collega il contratto per la realizzazione di dodici tavole raffiguranti episodi della vita della Vergine, da collocare presso l'altare maggiore della cattedrale. A partire da quest'anno fino al 1510, riscuote una lunga serie di pagamenti da parte della comunità religiosa valenciana.
 
Il retablo della Cattedrale, di gusto leonardesco, eseguito dai due artisti in poco meno di un anno, costituisce una delle più rappresentative opere rinascimentali spagnole: attualmente, la critica è divisa sull'attribuzione del Riposo durante la fuga in Egitto, anticamente ritenuta opera di Yáñez; solo in tempi moderni il dipinto è stato assegnato a Llanos. I due artisti, di stile molto simile, sono stati spesso confusi tra loro poiché entrambi soliti firmarsi con i nomi «Hernando» o «Fernando».
 
Tra il 1512 e il 1514, Yáñez era al lavoro sulla decorazione degli organi della Cattedrale. Nel 1515, lavorò a Barcellona, dove lasciò opere non meglio specificate. Ritornato a Valencia, Yáñez l'abbandonò nuovamente poco prima del 1520, per dirigersi, insieme a Llanos, dapprima a Murcia e poi a Cuenca. L'ultimo documento che menziona l'artista risale al 1531 e afferma che, residente a Cuenca, era al lavoro su alcuni retabli. Probabilmente cinque anni dopo, Yáñez si spense a Valencia, città simbolo della sua carriera.
Abbiamo detto che il Nostro si é cimentato con i Santi Medici nella lavorazione del retablo della cattedrale di Valencia, successivamente ha dipinto i due Santi raffigurati insieme a figura intera (1510); attualmente, però san Damiano (olio su tela 95 x 73 cm) lo possiamo ammirare nel grande museo del Prado a Madrid mentre san Cosma, sempre a Madrid, fa parte di una collezione privata. La raffigurazione di san Damiano presenta una tunica incarnata e mantello blu con collo e fodera in pelle, toccato con cappuccio nero. Tiene un barattolo di unguenti nella mano sinistra che allude al suo stato di santo medico. La parte inferiore del fondo è incompiuta, con solo la parte superiore del cielo rimanente. L'attribuzione è stata messa in discussione in quanto Yanez lavorava spesso con un suo collaboratore, Fernando Llanos, il quale spesso viene accreditato di diverse opere di Yáñez.
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