Marco Tullio Montagna (Velletri, 1594 - Roma 12 giugno 1649) - I Santi Medici nell'Arte -Iconografia e Venerazione dei santi Cosma e Damiano

ICONOGRAFIA E VENERAZIONE DEI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO
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Marco Tullio Montagna (Velletri, 1594 - Roma 12 giugno 1649)

ato a Velletri da Lucantonio e Vittoria. La data di nascita, sulla base delle indicazioni degli Stati delle anime e del referto del decesso, si può collocare intorno al 1594 [174]. E' deceduto a Roma il 12 giugno 1649 nella parrocchia di Sant’Andrea delle Fratte. Del suo 
arrivo a Roma non si hanno notizie, fino al 16 ottobre 1616 che vi sposò Caterina di Giovan Battista Verri, dalla quale ebbe sette figli. Nella sua vita artistica ha lavorato molto nel dipingere affreschi nelle chiese e nei palazzi romani. Nel 1617 partecipò alle congregazioni dell’Accademia di S. Luca [175], dove nel 1634 fu stimatore dei pittori ordinari e dei doratori; nel 1640 fu proposta la sua associazione alla Congregazione dei Virtuosi al Pantheon. Ebbe certamente una bottega e dei collaboratori, come testimonia Ludovico di Cesare Rossetti che affermò di averlo frequentato per imparare a disegnare perché era un buon pittore [176]. Nel 1631 intervenne nella cappella Veralli in S. Agostino dove restaurò i precedenti dipinti di Avanzino Nucci nella volta ed eseguì ex novo le due figure dei Ss. Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, recentemente riemerse. Dopo il 1630, dipinse la Caduta della manna, il Passaggio del Mar Rosso, Daniele nella fossa dei leoni con Abacuc e l’angelo nelle volte di tre stanze nella parte Rocci di villa Arrigoni (poi Muti) a Frascati. 
Dal 1633 circa probabilmente cominciò un lungo periodo di collaborazione con Simone Lagi, come attestano le notizie relative all’attività di copisti di pitture antiche svolta al servizio del cardinale Francesco Barberini. Alcuni conti presentano i lavori comuni di pittura riguardanti gli anni 1634-35 e 1637-38, ma la compagnia doveva essere già attiva prima di quanto documentato. 

Nel 1632 fu dorato e dipinto il soffitto ligneo della chiesa dei santi Cosma e Damiano, al centro del quale figurava la Gloria dei Santi martiri con la Madonna e il Bambino, dipinta su tavola (riapparsa nel 1999), poi coperta da analogo soggetto realizzato su tela sempre dal Montagna. Per la seconda versione è stato anche rintracciato un disegno preparatorio, oggi conservato nella Galleria degli Uffizi. 
A partire dal 1634 vennero decorate le pareti con otto Storie della vita dei santi titolari e dieci figure di Santi e Pontefici, nonché trofei con strumenti del martirio. Tutti i pagamenti per il soffitto e le pareti sono intestati a Lagi, anche se il conto del 1634 precisa la partecipazione del M. ai lavori parietali e la critica è concorde nell’assegnare a lui le scene. Al M. spettano anche le due immagini centrali del soffitto per le analogie con le sue opere note [177]. 
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