Innocenzo Francucci (Imola, 1494 - Bologna, 1550) - I Santi Medici nell'Arte -Iconografia e Venerazione dei santi Cosma e Damiano
ICONOGRAFIA E VENERAZIONE DEI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO
ICONOGRAFIA E VENERAZIONE DEI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO
ICONOGRAFIA E VENERAZIONE DEI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO
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Innocenzo Francucci (Imola, 1494 - Bologna, 1550)
iglio dell’orafo Pietro, Innocenzo si forma prima alla bottega paterna e poi, tra il 1509 e 1514, a Firenze sotto la direzione artistica di Mariotto Albertinelli e Gaspare Sacchi, con i quali le affinità stilistiche risultano evidenti. Tra il 1515 e il 1517 è di nuovo a Imola, dove apre una propria bottega e firma due importanti pale: la Vergine col Bambino e i santi Sebastiano, Rocco, Cosma e Damiano, attualmente nella chiesa arcipretale di Bagnara.
La tavola del Francucci domina, con la sua presenza, la chiesa e richiama subito l'atteuzione dei visitatori. Rappresenta la Vergine col Bambino e i santi Sebastiano, Rocco, Cosma e Damiano. L'opera rappresenta un oggetto troppo preziosa oltre ad essere scollegata completamente con la storia della città. L'unica testimonianza presente nel luogo riguarda un inventario rinvenuto in città dove si fa un accenno alla tela.
Dalle carte si legge che il 19 ottobre del 1740 costatato che la tavola era abbastanza mal ridotta per l'incuria del tempo, il card. Giustiniani, in qualità di camerlengo di S.M.C. fece restaurarla dal prof Giuseppe Carattoli, pittore perugino intorno al 1840; ma il restauro non fu molto felice [293].
La descrizione dell'opera riporta il santo alla sinistra, anziano e barbuto, ha il berretto con beccuccio che cade sulla spalla, veste mantello rosso su abito verde e regge in mano la pisside di metallo; il fratello, si arguisce essere san Damiano, ha le sembianze di un giovane biondo, veste il robone violaceo dalle ampie maniche e regge in mano la ormai nota scatoletta divisa in riquadri, che sempre è messa in mano a Damiano nei dipinti che lo raffigurano.
