Caretta Raffaele (Lecce, 1871 - Lecce, 1950) - I Santi Medici nell'Arte -Iconografia e Venerazione dei santi Cosma e Damiano

ICONOGRAFIA E VENERAZIONE DEI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO
ICONOGRAFIA E VENERAZIONE DEI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO
ICONOGRAFIA E VENERAZIONE DEI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO
Vai ai contenuti

Menu principale:

Caretta Raffaele (Lecce, 1871 - Lecce, 1950)

Diocesi di Manfredonia - Vieste, sec. XX (1914)
Creato: Domenica 13 Agostoe 2017 10:24 | Ultima modifica: Domenica 13 Agostoe 2017 10:40 | Pubblicato: Domenica 13 Agostoe 2017 13:10
acque a Lecce il 18 febbraio 1871 e fu allievo apprendista dapprima di Antonio Maccagnani e successivamente divenne discepolo e poi capo giovane di bottega di Giuseppe Manzo, dove operò fino al 1895, anno in cui, morto il De Pascalis, aprì la sua bottega al n°8 nella Piazzetta Panzera (nei locali posti a piano terra di Palazzo Tinelli). Successivamente, si trasferì in via dei Sotterranei al n°2, dove poi, alla sua morte, per alcuni anni, continuò a lavorare il figlio Giovanni.

Raggiunge i migliori risultati nei lavori ad altorilievo e bassorilievo per altari, accostando scenografia, pittura e scultura.

Nel 1898 ricevette una medaglia d’argento all’Esposizione Internazionale di Torino e successivamente una medaglia d’oro, sempre nello stesso anno all’Esposizione Mondiale di Roma, dove, nel 1901 si riaffermò ricevendo, oltre la medaglia d’oro una croce al merito e un gran premio d’onore.
Nel 1900 partecipò all’Esposizione Internazionale di Parigi e Bordeaux e nel 1908 alle Esposizioni di Venezia e nel 1909 a quella di Milano.

Fu nominato cavaliere pro ecclesia e pontefice e commendatore dell’Ordine di S.Silvestro papa. Morì a Lecce il 17 giugno 1950. Tra i suoi allievi si ricordano Emilio Bruno e Giovanni Colella.

Il suo accostamento ai Nostri è dovuto ad una scultura in cartapesta conservata ed inventariata presso la diocesi di Manfredonia - Vieste in cui sono raffiguranti i santi Cosma e Damiano custoditi in una custodia di legno datata 1914 e firmata dall'autore.
Torna ai contenuti | Torna al menu