Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi detto Sandro Botticelli (Firenze, 1º marzo 1445 – Firenze, 17 maggio 1510) - I Santi Medici nell'Arte -Iconografia e Venerazione dei santi Cosma e Damiano

ICONOGRAFIA E VENERAZIONE DEI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO
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Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi detto Sandro Botticelli (Firenze, 1º marzo 1445 – Firenze, 17 maggio 1510)

Botticelli, soprannome del pittore Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi (1445-1510), è l’artista fiorentino che più contribuì alla crescita del Rinascimento, dopo l’eroica stagione di Brunelleschi, Donatello e Masaccio, nei primi decenni del Quattrocento. Tutta la sua attività si è svolta nel capoluogo toscano, all’ombra dei Medici e nel clima neoplatonico che caratterizzò la cultura fiorentina di quegli anni. Firenze è ora una città matura, ricca, consapevole della propria superiorità. Dopo un apprendistato condotto probabilmente presso la bottega di qualche orafo, iniziò l’attività pittorica come aiuto di Filippo Lippi. Da quest’ultimo, così come da Andrea Verrocchio e da Antonio del Pollaiolo, subì notevoli influenze nella sua prima attività, ma da subito il suo stile si rivelò per essere superiore a quello dei suoi maestri. Ha sempre operato a Firenze tranne nel periodo 1481-82 quando venne chiamato a Roma per collaborare agli affreschi della Cappella Sistina [157]. In seguito la sua produzione pittorica continuò con costanza, ma senza grandi variazioni, restando sempre ancorata al suo stile fatto di atmosfere di raffinata eleganza e di
affascinanti figure. La scelta dei soggetti subì invece una variazione, tornando a prevalere i soggetti religiosi sui temi mitologici, sintomo questo anche di una variazione dei tempi, quando, con la scomparsa di Lorenzo de’ Medici (1492), conobbe una pausa d’arresto quell’umanesimo più antichizzante e laico che aveva caratterizzato la corte del Magnifico. Il Botticelli ha realizzato una grande opera in cui la presenza dei santi Cosma e Damiano è preponderante, la Pala di Sant'Ambrogio. L'opera fu una delle prima grandi commissioni del giovane Botticelli. La composizione si ispira alla Pala di San Marco di Beato Angelico (1440 circa), con il seggio marmoreo rialzato della Madonna col Bambino, circondato da due gruppi di santi in piedi ai lati (da sinistra Maria Maddalena, Giovanni Battista, Francesco d'Assisi e Caterina
Galleria degli Uffizi, Firenze
d'Alessandria) e da i santi Cosma e Damiano inginocchiati davanti in una posizione di scorcio che evidenzia la profondità prospettica. Come nell'Angelico uno è voltato verso lo spettatore, a richiamare la sua attenzione, e uno è a profil perdu rivolto alla Vergine [158]
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