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![]() artista apprese le prime nozioni di disegno dallo zio materno Francesco Saverio Russo e da Emilio Stasi, quest’ultimo insigne pittore e studioso di paleontologia. Nel 1838 si trasferì a Napoli, dove restò per oltre dieci anni, frequentando l’Accademia di Belle Arti sotto la guida dei maestri Uliva,
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Maldarelli e soprattutto Camillo Guerra, il quale indirizzò il salentino verso la difficile arte degli affreschi murali. Negli anni della permanenza napoletana Buttazzo partecipò alla realizzazione degli affreschi nella chiesa dei Padri Gerolamini ed eseguì una delle sue
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più importanti opere: La Giustizia. Nel 1848 partecipò all’Esposizione di Belle Arti di Napoli ottenendo una medaglia d’argento. Nel 1849 Buttazzo ritornò a Diso, aprì una Scuola di Disegno e contemporaneamente mise a frutto l’esperienza maturata a Napoli nell’arte dell’affresco. E' di questo periodo, secondo voci apprese in loco, che si cimentò ad eseguire un affresco dei santi Cosma e Damiano nella cripta della Madonna della Grotta ad Ortelle, successivamente rimosso. In questo periodo
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