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![]() Nato dallo spadaio Cristofano di Lorenzo e da Dianora Sofferoni, dovette entrare ancora bambino nella bottega dell'amico di famiglia Agnolo Bronzino e già a quattordici anni era autonomo aiuto. Il suo maestro lo a trattato come un figlio che come allievo. Nei documenti di pagamento della Storia di Palazzo VecchioAlessandro Allori è menzionato per la prima volta come pittore. Già nel 1552 dipinge una Crocefissione, attualmente dispersa, per Alessandro de' Medici. Lavorando già per i Medici, può conoscere le loro collezioni e, con la protezione del suo maestro, può avvicinare artisti, letterati ed ecclesiastici.
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Nel 1554 parte per Roma col fratello Bastiano, frequentando il
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numeroso circolo degli artisti toscani; forse conosce lo stesso Michelangelo di cui certamente studia le opere e quelle di Raffaello. Dipinge il suo Autoritratto e il Ritratto di Ortensia de' Bardi, agli Uffizi, e il Ritratto di giovane con una lettera di Berlino.
Alla morte del padre, nel 1555, Angelo Bronzino diviene di fatto il capofamiglia degli Allori e Alessandro aggiungerà al proprio il cognome Bronzino. Ritorna a Firenze nel 1560 a decorare la cappella Montauto nella SS Annunziata, secondo le impressioni e i disegni tratti dalla cappella Sistina. Venuto su in un periodo ove i grandi maestri avevano risolto tutti i problemi più ardui della tecnica, a lui non rimaneva altro che scegliere il proprio indirizzo; difatti sopra le orme del Bronzino, che egli aveva largamente aiutato nell'esecuzioné dei suoi meditati ed elaborati lavori, |